Storia
...1. Origini
Teatri e loro gestione
...2. Epoca Tang

Le rappresentazioni dell’opera di Pechino erano altamente stilizzate: si svolgevano su di un palco sopraelevato rispetto alla platea, aperto su tre lati e senza sipario.
Un grande tendone sul fondo si prestava a diverse interpretazioni e, a destra e a sinistra, si aprivano due porte con tende: una serviva per l’entrata e l’altra per l’uscita degli attori.
Sempre sul fondo, al centro o a lato sedevano i suonatori, non più di cinque o sei, in un posto che veniva detto “dei nove dragoni” (jiulongbi).

...3. Epoca Song
...4. Epoca Yuan
...5. Formazione scenica
...6. Epoca Ming
...7. Epoca Qing
...8. L'opera di Pechino
...9. Il dan e i "piedi di legno"
.10. Simboli e regolamenti
.11. Teatri e loro gestione Teatro di Suzhou. Piccolo palcoscenico all'interno.
.12. Apprendistato e........ .......categorie degli attori

Il palcoscenico era spoglio, gli unici oggetti erano un tavolo e due sedie, ricoperti da un drappo rosso di seta: tutta la scenografia esistente.
Questi tre elementi potevano assumere diverso significato a seconda del contesto o dell’uso che ne facevano gli attori. Ad esempio, due sedie avvicinate significavano un letto, una sedia singola simboleggiava la montagna che un attore doveva scalare.

.13. Il ritorno delle donne..... .......sulle scene
.14. Mei Lanfang

Non dimentichiamo poi i simboli più comuni: una bandiera con dipinta la ruota di un carro significava salire e andare in carrozza o su un carro, se invece l’immagine era di un pesce, voleva dire andare per mare, un frustino appoggiato spiegava che il cavaliere, sceso a terra, legava il cavallo a un albero.

.15. Il Novecento
.16. Influenza del teatro.... .......occidentale
.17. Primi autori cinesi
.18. Presente e passato: .......Guo Moruo Bandiere simboliche.
Le rappresentazioni avevano inizio a partire da mezzogiorno e si dividevano in tre turni: “il turno iniziale”, “il turno di mezzo” e, infine, “il grande turno” che si concludeva all’inizio della serata e nel quale si esibivano gli attori più importanti.
Avevano luogo nelle case da tè (chayuan), ciascuna delle quali all’interno aveva un suo palco per gli spettacoli, per i quali non si pagava il biglietto ma la consumazione.
Dopo il 1875 si contavano a Pechino oltre quaranta “Giardini delle case da tè”, come erano chiamati questi spazi teatrali.
.19. Conferenza di Yan'an e.. .......teatro rivoluzionario
.20. Riforme e mutamenti
.21. Brecht e Goldoni
.22. La rivoluzione culturale

Ma altre rappresentazioni avvenivano nei ristoranti, nelle sedi delle associazioni commerciali, presso le gilde regionali, nelle famiglie importanti, per i matrimoni, i funerali, le festività particolari o rituali.
Alle innovazioni del repertorio e degli aspetti artistici si accompagnarono mutamenti nella sfera organizzativo-amministrativa, con notevoli differenze tra nord e sud.
Dalla conduzione di tipo familiare si cercò di passare a una fase organizzativa più avanzata, che comprendeva il proprietario e il responsabile del teatro per la parte economica, un responsabile del retroscena addetto all’organizzazione coadiuvato da un assistente civile e un altro esperto in arti marziali, un responsabile del palcoscenico che seguiva lo svolgimento dello spettacolo, un responsabile per i costumi e gli accessori, un responsabile per le prenotazioni, e così via.

.23. L'opera di Pechino..... .......non si addice a Otello
.24. Consumismo occidentale. ..... .e.ricerca di nuova cultura
.25. Epoche storiche
Acquerelli dell'Istituto di Scenografia di Shanghai: sopra alcuni esemplari di copricapo, sotto scarpe maschili.

Si creò in tal modo una vasta rete che comprendeva anche dei controllori che, non solo seguivano ogni momento della vita dell’attore, la morale, l’adempimento delle cerimonie in favore degli dei del teatro, ma vagliavano i testi e le rappresentazioni affinché non superassero certi limiti (licenziosità, erotismo).
Fu proprio in questo periodo che venne istituita la prima legislazione teatrale che stabiliva i diritti e i doveri degli attori, che comunque rimanevano all’ultimo gradino della scala sociale, una regolamentazione che controllava e censurava anche la loro condotta sia sessuale che ideologica.

Ornamenti femminili.
Le forme dei teatri variavano da provincia a provincia per via del clima e dell'ambiente. A sud proliferavano i teatri sull'acqua, itineranti su barche o costruiti su palafitte e facilmente trasportabili.