Storia
...1. Origini
La rivoluzione culturale
...2. Epoca Tang

Mentre si proseguiva nella ricerca e nascevano nuove iniziative, si riversò sulle scene l’asprezza della lotta politica che covava sotto le belle parole.
Già nel 1962 Mao parlò di “persone morte” che occupavano posizioni chiave nel campo della letteratura e soprattutto del teatro, persone che quindi favorivano la propaganda di un’arte feudale e capitalistica.
Nel 1963 la moglie di Mao, Jiang Qing, definiva un’opera nuova di stile kunju (Li Huinang) come “opera di fantasmi”, non solo revisionista, ma anche “erbaccia velenosa”, stando al linguaggio dell’epoca.

...3. Epoca Song
...4. Epoca Yuan
...5. Formazione scenica
...6. Epoca Ming
...7. Epoca Qing

La critica cresceva e investì La destituzione di Hairui (Hairui baguan), e quindi Hairui si appella all’imperatore (Hairui gaohuang di), lavori considerati contro la dittatura del proletariato e la rivoluzione socialista.
Infine, nel maggio del 1966 un documento ufficiale della commissione centrale del Pcc lanciava una campagna a livello nazionale di critica contro le idee della borghesia, del feudalesimo e del revisionismo, dando inizio in tal modo alla “grande rivoluzione culturale” che si svolse e fu scandita, non a caso, a colpi di teatro.

...8. L'opera di Pechino
...9. Il dan e i "piedi di legno"
.10. Simboli e regolamenti
.11. Teatri e loro gestione
.12. Apprendistato e........ .......categorie degli attori
.13. Il ritorno delle donne..... .......sulle scene
Scena da Distaccamento rosso femminile.
.14. Mei Lanfang

Nel 1966 le compagnie teatrali sospesero le rappresentazioni, i Teatri d’Arte del Popolo di Pechino e di Shanghai chiusero i battenti, scrittori e artisti, professori e insegnanti, in molti furono inviati nei campi di lavoro nelle campagne; scuole e musei furono chiusi, i giovani reclutati come guardie rosse e impiegati nella propaganda o nelle operazioni di pubblica umiliazione di personaggi famosi e potenti, sottoposti spesso a processi distorti e orchestrati.

.15. Il Novecento
.16. Influenza del teatro.... .......occidentale
.17. Primi autori cinesi

La rivoluzione culturale durò dieci anni, che, dal punto di vista teatrale, non furono solo di stasi ma distruttivi. Jiang Qing, ex attrice, si pose alla guida della nuova fase: proibì tutte le produzioni culturali del periodo precedente, salvo il “libretto rosso” coi pensieri di Mao, e impose in tutto il paese otto lavori modello (cinque opere, due balletti, una sinfonia) che andavano dal Distaccamento rosso femminile (Hongse niangzi jun) alla Lanterna rossa (Hongdeng ji), alla Montagna delle azalee (Dujuan shan).

.18. Presente e passato: .......Guo Moruo
.19. Conferenza di Yan'an e.. .......teatro rivoluzionario
.20. Riforme e mutamenti
.21. Brecht e Goldoni
.22. La rivoluzione culturale
Scena da L' Oriente è rosso, epopea musicale in lode al partito ed al suo leader.
.23. L'opera di Pechino..... .......non si addice a Otello
.24. Consumismo occidentale. ..... .e.ricerca di nuova cultura

Il tema era quasi per tutti identico: un eroe (o un’eroina), in genere un soldato o una soldatessa, caratterizzato da un trucco che già lo segnalava al pubblico come personaggio positivo del quale fidarsi, combatteva per la patria e per la rivoluzione sacrificando la propria vita e quella dei suoi cari, annientava i revisionisti, i capitalisti, tenendo alti i valori del movimento rivoluzionario. Vi furono anche convegni e festival su questa nuova opera di Pechino, ballata e cantata da soldati e militanti, e che, contrariamente ai “cento fiori” del passato, in fondo proponeva “un solo fiore”.

.25. Epoche storiche