Storia
...1. Origini
Il dan e i “piedi di legno”
...2. Epoca Tang

Uno dei ruoli più curiosi era quello dan, ovvero quello degli attori che interpretavano i personaggi femminili, cosa non nuova comunque nella storia del teatro mondiale.
Nel 1777 infatti, per ordine imperiale, era stato vietato alle donne di recitare assieme agli uomini (esistevano però alcune compagnie solo femminili), un divieto che permase fino al Novecento.

...3. Epoca Song
...4. Epoca Yuan
...5. Formazione scenica

Dovendo comportarsi come le donne, questi attori ricevevano un insegnamento particolare.
La prima cosa riguardava l’educazione della voce, dovevano recitare e cantare in falsetto (la “falsa voce”, jiasangxi), con .tono sottile e .un po’ acuto; dovevano quindi imparare a muovere le mani con delicatezza, a sorridere a “bocciolo di rosa” (yingtao xiaozui) e via di seguito.
Non erano comunque dei castrati, come avveniva in altri paesi: in Cina castrati erano solo gli eunuchi che, per via della loro mutilazione, ottenevano lavoro e prestigio a palazzo.

...6. Epoca Ming
...7. Epoca Qing
...8. L'opera di Pechino
...9. Il dan e i "piedi di legno"
.10. Simboli e regolamenti Il "piede di legno" usato dagli attori che recitavano nei ruoli femminili.
Acquerello dell'Istituto di Scenografia di Shanghai.
.11. Teatri e loro gestione
.12. Apprendistato e........ .......categorie degli attori

Tuttavia la cosa più penosa per i giovani (si trattava sempre di bambini o adolescenti) che interpretavano ruoli dan era il camminare.
Alle donne cinesi di rango venivano in genere storpiati e fasciati i piedi per renderli più piccoli, fino a misurare sette o otto centimetri.
La deformazione, che iniziava in età infantile, consisteva nel ripiegamento di quattro dita all’indietro, sotto la pianta del piede, lasciando sporgere solo l’alluce.

.13. Il ritorno delle donne..... .......sulle scene
.14. Mei Lanfang
.15. Il Novecento

L’uso, che risaliva all’epoca Song (960-1279), riguardava solamente le cinesi e non le mancesi, e si vuole dettato da canoni un po’ discutibili di bellezza e di erotismo.
Le dame cinesi camminavano pertanto sempre in modo insicuro, a piccoli passi, ondeggiando e spesso sostenute: alto era il loro prezzo nei contratti di nozze combinate se possedevano i piedini detti “fiori di loto” (sancun jinlian).

.16. Influenza del teatro.... .......occidentale
.17. Primi autori cinesi
.18. Presente e passato: .......Guo Moruo
.19. Conferenza di Yan'an e.. .......teatro rivoluzionario Uno studente accompagnato dal maestro impara a camminare con i "piedi di legno".

Questa tradizione decadde ai primi del Novecento.
L’imitazione delle donne portò dunque l’attore a camminare su degli speciali zoccoli o “piedi” di legno (qiaoxie) che tenevano l’estremità in verticale, quasi sulla punta: in tale posizione i piedi venivano fasciati e infilati in minuscole scarpine.

.20. Riforme e mutamenti
.21. Brecht e Goldoni
.22. La rivoluzione culturale

Inutile dire che l’insolita andatura creava deformazioni alla spina dorsale e al bacino.
Naturalmente l’impiego di attori dan, che erano generalmente ragazzini graziosi ed effeminati, favorì la diffusione dell’omosessualità e della prostituzione che, grazie all’uso dell’oppio, provocarono episodi scandalistici, a volte anche di sangue, per gelosia o tradimento.

.23. L'opera di Pechino..... .......non si addice a Otello
.24. Consumismo occidentale. ..... .e.ricerca di nuova cultura
.25. Epoche storiche Scarpine per attore interprete di ruoli femminili.

Se l’attore era in fondo alla scala sociale, l’attore dan era, se possibile, catalogato ancor peggio: oggi favorito di questo o quel potente, vezzeggiato come diva del momento, munito di carrozze e cavalli, come nulla l’indomani poteva finire alla gogna e portato in giro per le pubbliche vie con il cartello di “corruttore dei costumi”, oppure, sfregiato, cadere nei peggiori bordelli della città o espulso dalla stessa.
In realtà, e non solo per questo, il mondo del teatro era tenuto rigidamente sotto controllo dal palazzo, mentre una censura attenta filtrava testi e personaggi ed emanava divieti e permessi: da una parte si comprendeva l’importanza del mezzo teatrale ai fini della divulgazione e del mantenimento dell’ordine, dall’altra si sapeva che erano ambienti di trasgressione ideologica e sessuale.